Contesto

Il Programma promuove la salute nei luoghi di lavoro, seguendo il modello dell’OMS di Workplace Health Promotion (WHP), focalizzandosi sulla prevenzione dei fattori di rischio comportamentali delle malattie croniche
e sull’invecchiamento attivo. Agisce anche su fattori non tradizionali del rischio lavorativo, implementando un approccio sistemico che rispetta i ruoli dei vari settori. Coinvolge i datori di lavoro, sia pubblici che privati, nell’attivare cambiamenti organizzativi per creare ambienti di lavoro favorevoli alla salute e promuovere competenze e consapevolezze nei lavoratori. Include, inoltre, un percorso partecipato con il coinvolgimento di figure aziendali strategiche e propone azioni basate su evidenze e buone pratiche in aree come alimentazione, tabagismo, attività fisica e dipendenze. Adotta i principi dell’equità, identificando gruppi vulnerabili e orientando gli interventi in modo mirato.

Interventi sul fumo, l’abuso di sostanze e la promozione di stili di vita sani hanno mostrato benefici in termini di produttività e riduzione degli infortuni. I programmi WHP, incentrati su attività fisica, alimentazione e cessazione del fumo, migliorano anche la salute percepita e la capacità lavorativa. Essi hanno anche un ruolo importante nella riduzione delle disuguaglianze di salute se indirizzati ed adattati verso i gruppi bersaglio più esposti e più vulnerabili, quali i lavoratori manuali e quelli meno qualificati.

Obiettivi

Il PP3 Luoghi di lavoro, in continuità con le azioni intraprese nel PRP 2014/2019, persegue l’obiettivo di stimolare le aziende ad implementare al loro interno specifici percorsi e iniziative di promozione della salute e dei corretti stili di vita nei confronti della popolazione adulta, utilizzando i luoghi di lavoro quale contesto di “vita” favorevole per raggiungere più facilmente la popolazione bersaglio ed intervenire nel processo di empowerment.
 
Le aree tematiche di intervento riguardano i quattro fattori di “Guadagnare salute” (alimentazione, attività fisica, sedentarietà, fumo e alcool) che peraltro rappresentano i “determinanti maggiori” di rischio cardiovascolare modificabili, in grado di condizionare significativamente il profilo di RCV dell’individuo oltre che la promozione di interventi rivolti a favorire il benessere personale e sociale.

Aree di intervento

Sono stati individuati i seguenti items oggetto degli interventi :

  • Fumo di tabacco
  • Alimentazione
  • Attività fisica (Pp02)
  • Alcool
  • Prevenzione degli incidenti stradali (pp05)
  • Prevenzione del gap e altre dipendenze patologiche (pp04)