Contesto
La sedentarietà è una delle principali cause di malattia e morte, superando il fumo come fattore di rischio. È responsabile di oltre 5,3 milioni di decessi annui a livello globale e contribuisce al 30% delle morti premature e ad un terzo dei decessi per cancro. L’attività fisica, anche camminare per 30 minuti al giorno, può ridurre significativamente il rischio di malattie croniche, aumentare l’aspettativa di vita e prevenire l’insorgere di patologie come il diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e diversi tipi di tumore oltre ad un effetto significativo sui valori di pressione arteriosa e di colesterolo. Per i bambini la sedentarietà è legata all’obesità, al diabete e all’ipertensione, con effetti a lungo termine sulla salute in età adulta.
In questo contesto, L’OMS sottolinea l’importanza dell’attuazione di politiche mirate a combattere la sedentarietà e l’obesità, i cui valori registrano un trend in preoccupante aumento in molte nazioni.
Un approccio multisettoriale è dunque essenziale per promuovere stili di vita salutari e ridurre le disuguaglianze sociali che influiscono sulla salute. Le strategie di comunità devono comprendere programmi di promozione della salute finalizzati a creare condizioni per rendere facili l’adozione di comportamenti salutari, con approccio multicomponente, per ciclo di vita (life course) e setting e intersettoriale con il coinvolgimento (empowerment di comunità) di tutti i livelli interessati.
Obiettivi
in continuità con il PRP 2014/2019, implementando azioni di rete nell’ottica della trasversalità e della multisettorialità.
Aree di intervento
Il programma si struttura attraverso lo sviluppo delle seguenti aree:
- interventi sulla popolazione sedentaria sana, promuovendo in setting specifici – quali quello scolastico, lavorativo e di comunità – il movimento, sia nella quotidianità che in occasioni organizzate, ivi compresi gli interventi attuati mediante il laboratorio esperienziale
- interventi sulla popolazione con presenza di uno o più fattori di rischio o con patologie specifiche che possono trarre beneficio dal movimento, anche predisponendo percorsi di esercizio fisico strutturato;
- interventi finalizzati alla creazione di contesti adatti alla promozione dell’attività motoria con interventi strutturali e ambientali;
- azioni di comunicazione, informazione e formazione, rivolti sia alla popolazione che agli operatori sanitari