Prevenzione e contrasto alle dipendenze patologiche

(alcol, droghe, GAP, dipendenze tecnologiche)
Area tematica

Contrasto alle dipendenze

Ordine scolastico

Scuola secondaria di II grado

Razionale - Descrizione - Durata

Promuovere la consapevolezza del rischio, la responsabilità nei confronti degli altri e di se stessi, diviene occasione di maturazione e di crescita dette studentesse e degli studenti, favorisce l’interiorizzazione e l’adesione a quelle regole di comportamento che promuovono ia salute ed il benessere, consente di evidenziare il nesso tra civismo e salute, tra educazione civica e educazione alla salute.

Il progetto ha come tema centrale l’esperienza che gli adolescenti fanno del rischio.

L’adolescenza come età del rischio. Crescere significa mettersi alla prova, sperimentare la propria autonomia dagli adulti. Mettere alta prova se stessi per comprendere ciò che si è capaci di fare.

Allontanarsi dalle norme che il mondo degli adulti stabilisce ed il cui rispetto chiede. Esiste una dimensione del rischio necessaria per crescere e diventare adulti. Sono i rischi “accettabili”.

Rischiare può anche esporre a situazioni pericolose per la salute e l’incolumità propria e altrui. Il progetto si propone di far crescere la consapevolezza relativamente agli stili di vita e ai modelli culturali sottesi al consumo di sostanze psicoattive legali (alcol, tabacco), illegali (droghe) ed ai comportamenti assimilabili relativamente al gioco d’azzardo ed all’ utilizzo delle tecnologie digitali (video giochi, social media), insegnare a riconoscere i rischi inaccettabili.

II tempo del divertimento, ad esempio, è un tempo di sperimentazione del rischio e spesso anche d’incontro con le sostanze psicoattive legali (l’alcol ad esempio) ed illegali.

Esiste un legame, ampiamente documentato dalla letteratura scientifica, tra esposizione a situazioni rischiose e consumo di sostanze psicoattive. Le conseguenze derivanti dal consumo di sostanze psicoattive accentuano i fattori di rischio rispetto alle tre principali cause di decesso tra gli adolescenti.

Si tratta delle così dette “Tre V”: velocità, violenza e virus.

Il progetto intende fornire adeguate competenze metodologiche ai docenti.
La durata del progetto coincide con quella dell’anno scolastico. Viene riproposto annualmente alle scuole.

Obiettivi specifici

  • Promuovere una maggiore consapevolezza rispetto al proprio stile di vita in relazione ai rischi per la salute e incolumità personale.
  • Fornire una corretta informazione sui rischi connessi all’uso di sostanze psicoattive legali ed illegali (alcol, droghe, tabacco ecc.), al gioco d’azzardo, all’utilizzo delle tecnologie digitali.
  • Favorire una efficace comunicazione su tali temi tra it docente e il proprio gruppo classe.
  • Supportare il ruolo educativo dei genitori.
  • Valorizzare a fini educativi la produzione mediale.
  • Promuovere il ruolo attivo delle studentesse e per gli studenti nella promozione della salute.
  • Fornire adeguate competenze metodologiche ai docenti.

Attività

  • Corso di formazione sul tema del rischio finalizzato alfa co-progettazione dei laboratori socioeducativi. Il corso è rivolto ai decenti.
  • Consulenza ai docenti durante la realizzazione del laboratorio nella propria classe.
  • Laboratorio socio-educativo “Il rischio accettabile” rivolto agli studenti/studentesse, realizzato in classe, condotto dal docente; il laboratorio prevede la realizzazione di un “oggetto” multimediale da parte degli studenti/studentesse.
  • Incontro in classe con l’esperto del Ser.D. a conclusione del laboratorio socio-educativo e presentazione del prodotto multimediale realizzato dagli studenti/studentesse.
  • Gruppo d’incontro con i genitori delle studentesse e degli studenti che hanno partecipato al laboratorio (per classe o interclasse) condotto da un operatore del Ser.D..

Metodologia

La prevenzione di tipo universale delle dipendenze utilizza metodologie d’intervento attive basate sulla partecipazione degli attori coinvolti.

Per gli studenti è centrale lo sviluppo delle abilità di vita (life skills) e l’assunzione di un ruolo attivo tra i propri coetanei (peer education) relativamente ai temi della salute e del benessere.

La formazione dei docenti avviene utilizzando una metodologia di experiental learnig: la coprogettazione del laboratorio, la consulenza personale e al gruppo degli insegnanti-facilitatori che in ogni scuola si costituisce per la realizzazione dei laboratori.

Nelle attività proposte sviene dato ampio spazio all’utilizzo della peer & media education, cioè di una metodologia di prevenzione delle dipendenze che valorizza a fini educativi la produzione mediale, il suo utilizzo “social” e promuove il ruolo delle studentesse e degli studenti nella promozione della salute.

Indicatori di processo e di esito

  • Monitoraggio attività realizzate (scheda di monitoraggio).
  • Valutazione ex-post dei laboratori educativo attraverso la somministrazione di un questionario agli studenti e alle studentesse.
  • Focus finale di valutazione del progetto con i docenti che hanno condotto i laboratori (metodo Analisi SWOT).
Target

Scuola secondaria di I grado
Scuola secondaria diII grado
Territorio di competenza
Ser.D. Matera.
Docenti, studenti/studentesse, genitori.

Soggetto attuatore

U.O.C. Ser.D. Matera

Referenti progetto

Dott. Natale Pepe

Recapiti:
0835.253725

e-mail:
natale.pepe@asmbasilicata.it